domenica 17 aprile 2011

profumo di latte appena munto..

quando meno ce lo si aspetta riaffiorano alla mente dei ricordi sepolti tra gli scaffali del nostro archivio..
ricordi che non vengono a trovarci da anni, che si credevano dimenticati...
ieri sera mentre salivo le scale di casa e zia mi chiedeva un litro di latte, mi sono resa conto che in quel momento ero ferma su un gradino particolare, quel gradino in cui fino a più di 15 anni fa, praticamente da quando sono nata, il mio nonno "Giuanin" ci faceva trovare ogni mattina un bel litro di latte appena munto dalle sue mucche

questo ricordo mi ha lasciato una dolcezza dentro.. che bei ricordi ha scatenato una banalissima situazione!!!

svegliarsi la mattina presto, guardare dall'oblò del bagnetto la luce accesa in cascina, mentre il nonno era intento a mungere e regolare gli animali,
scendere in pigiama dalle scale per recuperare la bottiglia di vetro con il latte ancora tiepido,
farlo sempre bollire... perchè altrimenti "non fa bene"!
il latte che scappava dal pentolino mentre ci vestivamo, il latte che bevuto troppo in fretta ustionava la bocca 
Sve e Nonno Giovanni
la sera al tramonto andavamo dal nonno intento a mungere in cascina, aspettare il secchio del latte per rubare la buonissima schiuma con il mestolo..
la nonna che in lavanderia picchiava e picchiava, facendo il burro con la zangola in legno
il taleggio, le forme di legno e le cannette di paglia che noi usavamo anche come cannucce per fare le bolle nella fontana
la pasta dei formaggini con il sale e quella dolce con lo zucchero!
le merende a base di pane burro e zucchero o la rosumada che noi bevevamo con il latte e il nonno con il vino del fiasco
i rotoloni nel prato con il nonno che urlava "fo de l'erba!"
i giochi pomeridiani in semisilenzio perchè il nonno faceva il pisolino e appena facevamo rumore sentivamo urlare "cito che domal nono!!!!"
i salti nel fienile per schiacciare per bene il fieno estivo, il profumo dell'erba, il canto dei grilli (che il nonno faceva uscire dalle tane con un filo d'erba) e scoprire gli "schifosissimi" nidi dei mosconi tra l'erba
 bere le uova appena deposte, attraverso i due buchini fatti con l'ago (cosa che ora non credo riuscirei più a fare..)
Le piccole uova di cioccolato che deponevano le gallinelle americanine del nonno, solo per noi e proprio nel giorno di Pasqua... che tenerezza, quanti anni sono passati.. tutte cose che i miei bambini non vivranno perchè fanno parte di un tempo che non c'è più..
che meraviglia aver ritrovato questi ricordi, questi profumi e queste sensazioni

3 commenti:

  1. che bei ricordi...mi sono venuti i brividi...tienili sempre con te e raccontali ai tuoi figli per non dimenticarli mai!!!

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  2. hai ragione Cinzia
    il modo migliore per ricordare è proprio raccontare.. per questo l'ho scritto anche qui..
    ho una sensazione strana dentro.. come se avessi appena vissuto quei momenti.. come se li avessi scoperti per la prima volta.. ma era tutto dentro me..

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